Il post è un po’ lungo ma la vicenda del progetto “Biometano Gallitello” della Ditta Solgesta s.r.l. che prevede la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano nel comune di Calatafimi-Segesta, merita attenzione.
L’amministrazione attraverso il sindaco, i tecnici comunali che hanno dato il proprio nulla osta al progetto, e all’assessore all’ecologia, hanno pensato bene di incontrare i cittadini di Calatafimi per carpirne gli umori e spiegare loro cosa stava avvenendo, e il 12 ottobre scorso hanno presentato l’impianto da realizzare in un assemblea cittadina, presentandolo come un progetto di ‘assoluta compatibilità e sostenibilità ambientale’.
Se si legge attentamente la relazione tecnica, emerge un’altra storia. L’impianto, in realtà, sembra prevedere anche un processo di “gassificazione”, e inoltre ai 60 mila di organico dichiarati nell’assemblea cittadina si scopre che se ne aggiungono altri 70 mila derivanti da ogni altra tipologia di rifiuto, come si evince dalle tabelle della relazione del progetto. Inoltre, si rileva il fatto che l’incontro è stato organizzato solo allo scadere dei 90 giorni utili per fare osservazioni: una tempistica non proprio compatibile con una ‘partecipazione dal basso’ dei cittadini.
Con il collega seguiamo questa vicenda da tempo. Facendo un passo indietro, a luglio abbiamo presentato una richiesta d’accesso agli atti all’Assessorato dell’Ambiente avente ad oggetto proprio questo progetto.
Avevamo il dubbio che potesse essere realizzato un inceneritore, dato che già nel 2014 un’altra società aveva lanciato l’idea malsana di spingere sindaci del trapanese a firmare un protocollo d’intesa per la costruzione di un “gassificatore” sempre in quella zona. Questo tentativo è stato fortunatamente sventato grazie all’opposizione di associazioni, mia e del M5S e di pochi sindaci (vedi articolo 2014).
Dalla nostra richiesta all’effettivo conseguimento di copia dei documenti richiesti, sono passati ben 2 mesi.
A fine settembre, il Dipartimento Ambiente ci informava che non disponeva degli elaborati progettuali in supporto informatico (CD) in quanto la ditta non li avevi forniti in tale formatto e ci informava di aver richiesto gli elaborati progettuali in formatto elettronico in data15.09.2017; Il Dipartimento ci ha assicurato che ci trasmetterà il supporto informatico non appena ne avrà la disponibilità.
Ad oggi, 26 ottobre, non abbiamo ancora i documenti informatici, ma solo fotocopia di quelli cartacei.
La mancata trasmissione da parte della Solgesta s.r.l della documentazione in formato elettronico ha ovviamente impedito la pubblicazione degli elaborati progettuali della Solgesta s.r.l. da parte dell’Amministrazione sul sito web istituzionale.
Insomma, una storia che fa acqua da tutte le parti. State certi che non molleremo l’attenzione su questa vicenda. La salute dei cittadini e i territori vanno difesi!
Vi allego
– la nota politica mia e di Giampero Trizzino, letta da una persona da me delegata durante l’incontro del 12 Ottobre scorso a Calatafimi;
– la relazione tecnica del progetto;
– La risposta (lettera b) alla richiesta d’accesso agli atti di Trizzino.