Tutti i nostri dubbi in merito agli impianti della Ditta Solgesta S.r.l., che ha chiesto alla Regione Siciliana l’Autorizzazione Integrata Ambientale, erano fondati e legittimi. Anche il sindaco di Calatafimi Segesta, Sciortino, in merito a questi impianti, torna sui suoi passi, anzi sui nostri. Con una nostra nota politico/tecnica del 12 ottobre 2017 scorso avevamo già posto tutti i nostri dubbi in merito smentendo il sindaco Sciortino che presentava pubblicamente il progetto della Solgesta come un impianto esclusivamente per la frazione organica e con la produzione di biometano; proprio in quell’occasione pubblica, quando furono esposti i punti della nostra nota che vertevano sulle criticità ambientali e sanitarie legate a quel tipo di impianti, il sindaco Sciortino ci accusó di raccontare bugie e di procurare allarme. Oggi è lo stesso sindaco di Calatafimi Segesta che, dopo la relazione di postuma di Legambiente (perché c’era bisogno che la leggesse Legambiente? Era scritto tutto chiaramente in progetto che vi era un gassificatore) dichiara che questi impianti devono necessariamente passare da una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e quindi chiede che questa procedura sia attivata con le dovute integrazioni documentali che consentano la corretta informazione e conseguente partecipazione del pubblico.
Il sindaco Sciortino, che ha condiviso tale parere con l’intera Giunta municipale, solo adesso rileva “non poche anomalie, gravi dubbi e palesi perplessità” riguardanti il progetto della Solgesta che dovrebbe realizzare il suo progetto impiantistico in contrada Gallitello; per questo lo stesso Sindaco ha revocato in data 14/12/2017 (ben 3 settimane fa senza informare la cittadinanza…) in autotutela il suo parere favorevole espresso il 13 settembre 2017 invitando la Solgesta ad eliminare dal progetto la lavorazione dei rifiuti solidi urbani ovvero Rsu e lasciando solo la lavorazione dell’organico.
Ribadiamo pertanto che l’unica corretta gestione dei rifiuti passa necessariamente dall’incremento nei comuni della raccolta differenziata in relazione a nuovi impianti che possano gestire il rifiuto differenziato raccolto al fine del suo riciclo sino a tendere alla produzione del rifiuto indifferenziato pari allo zero e non bruciare rifiuti solidi urbani per poi farsi carico dei conseguenti problemi ambientali e sanitari. Nello specifico della nostra provincia trapanese, la pianificazione della SRR TP Nord prevede il completamento di diversi progetti presentati in Regione che se fossero stati attenzionati e finanziati dall’amministrazione Crocetta, avrebbero assicurato l’autosufficienza del nostro Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.) ed essi sono: l’impianto per la produzione di compost di qualità nel territorio comunale di Calatafimi Segesta su un terreno confiscato alla mafia (impianto pubblico che garantisce introiti comunali di oltre 120.000 euro e per il quale il sindaco Sciortino non ha mai messo una parola); una piattaforma di selezione e valorizzazione del secco da raccolta differenziata (carta, cartone, plastica, vetro, metalli) nel Comune di Buseto Palizzolo; l’ampliamento di una discarica di rifiuti non pericolosi con annesso impianto di Trattamento Meccanico Biologico. È stata responsabilità quindi della Regione in questi anni non chiudere il ciclo dei rifiuti della provincia di TRAPANI alla quale indirizziamo nuovamente l’invito a decretare immediatamente i finanziamenti di tali impianti pubblici. Nella scorsa legislatura ho avuto più di un incontro in assessorato su questo problema, prima con l’assessore Marino, poi con l’assessore Contrafatto, alla quale ho segnalato tutta la progettualità presentata dalla SRR TP NORD (come se non la conoscesse…), ai grandi impegni dell’assessore purtroppo non seguì nulla. Riprenderemo la nostra azione da dove l’avevamo lasciata e con più determinazione, faremo di tutto per non precipitare nell’opzione degli inceneritori.
Del resto si rende necessaria una riprogrammazione dell’intera gestione dei rifiuti e concretizzazione urgente della stessa nell’intera regione Siciliana, che attualmente è al collasso ed in piena emergenza, sia per quanto concerne il conferimento in discarica di rifiuti non trattati che per la sopraggiunta saturazione della capacità delle stesse discariche.
Sto preparando una serie di richieste di dati e chiedendo incontri con i dirigenti responsabili dell’ assessorato per monitorare e informarvi meglio al fine, finalmente, di vedere approvato e realizzato un piano rifiuti che chiuda il ciclo dei rifiuti in Sicilia