I portavoce Ignazio Corrao, Antonio Lombardo e Valentina Palmeri prendono carta e penna e incalzano il presidente Musumeci: “I nostri imprenditori non siano l’anello debole di una catena di malaburocrazia e responsabilità politiche. La Regione anticipi le somme dal bilancio e poi chiarisca con Agea”.
La Regione, riconosca le sue responsabilità e non lasci indietro gli agricoltori che si sono indebitati per convertire le loro aziende in biologiche, sicuri di aver vinto un bando. Oggi per via di un pasticcio tutto siciliano, le aziende rischiano di chiudere. Lei presidente Musumeci ha il dovere di tutelare questi produttori anticipando le somme in attesa che Agea provveda all’erogazione”.
E’ quanto si legge nella lettera che i deputati del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao (Parlamento Europeo), Antonio Lombardo (Camera dei Deputati) e Valentina Palmeri (Ars) hanno fatto pervenire al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a proposito della necessità di sbloccare i pagamenti delle 6 mila aziende in graduatoria regionale per il contributo compensativo UE necessario per coprire i maggiori costi e i minori introiti derivanti dall’impiego di tecniche colturali biologiche. “Il presidente Musumeci – spiega Corrao – agisca da buon padre di famiglia e dia almeno il contributo della prima annualità. Per un pasticcio tutto regionale di chi ha scritto quel bando, selezionando le aziende con dei criteri che oggi Agea contesta, deve assolutamente tutelare le imprese che producono, che si sono indebitate e che sono l’anello debole di una catena che non può subire tutto il peso dell’inefficienza dell’apparato burocratico.
L’agricoltore ha creduto nelle istituzioni e le istituzioni adesso devono essere loro vicini”. Intanto dopo un incontro ufficiale con l’ente pagatore AGEA, il deputato della Camera Antonio Lombardo chiede a Musumeci che venga “cristallizzata la graduatoria attuale. Quanto ha fatto la Regione infatti – spiega ancora Lombardo – non ha precedenti a livello nazionale. Infatti sono stati inseriti dei criteri che porterebbero Agea ad aprire dei contenziosi con la Regione Siciliana. Nelle more di risolvere questa impasse – conclude Lombardo – è necessario che Musumeci anticipi le somme agli agricoltori dal bilancio regionale”. L’assemblea Regionale Siciliana ha nel frattempo approvato la mozione della deputata Valentina Palmeri che impegna il governo regionale “ad attivare tutte le iniziative amministrative necessarie tra tutti gli Enti preposti – spiega la deputata Ars – affinché si determini che il pagamento del biologico, così come tutte le altre misure connesse alle superfici ed agli animali, venga erogato a decorrere dalla campagna 2018 in corso, anche in forma di un primo congruo acconto anche del 70% ed entro l’annata agraria di riferimento. Oltre la mozione stiamo continuando a monitorare la situazione.
Ho presentato una richiesta d’accesso agli atti per capire se, gli ispettorati, riguardo le carenze relative ad anomalie riscontrate, abbiano avvisato nei tempi e nei modi previsti sia i Produttori Agricoli che gli Enti sindacali CAA che hanno curato la presentazione, e se i produttori e gli Enti CAA abbiano integrato quanto rilevato, risolvendo le anomalie.
È importante – conclude Palmeri – accelerare e facilitare una fase di confronto fra le parti”.