La conservazione della biodiversità, il contrasto del processo di desertificazione in atto e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e un focus specifico, sul sistema dei parchi naturali e delle riserve in Sicilia. Sono alcuni dei temi posti al centro di un incontro a Roma tra il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il sottosegretario ai Rapporti col parlamento Vincenzo Santangelo e i deputati regionali del M5S Valentina Palmeri, Stefania Campo e Giampiero Trizzino. Nel corso del vertice, occasione per fare il punto sull’emergenza rifiuti nell’Isola, viene affrontato il tema delle bonifiche delle coste nella Sicilia orientale. I parlamentari del M5S consegnano al ministro un dossier sullo stato di attuazione della legislazione su parchi e riserve. Per quanto riguarda le aree marine, con una legge approvata 27 anni fa, ma attuata solo in parte, in Sicilia sono state istituite le seguenti aree marine: Isola di Pantelleria; Monte Cofano – Golfo di Custonaci; Acicastello – Le Grotte; Monte a Capo Gallo – Isola di Fuori o delle Femmine; stagnone di Marsala; Capo Passero e Pantani di Vendicari. Risale al 1982 l’istituzione delle aree marine Isola di Ustica; Isole Eolie; Isole Egadi; Isole Ciclopi e Isole Pelagie, mentre l’istituzione dei parchi nazionali Parco delle Egadi e del litorale trapanese, Parco delle Eolie, Parco dell’Isola di Pantelleria e Parco degli Iblei risale al 2007.
“Le norme in questione – dice Palmeri – sono in parte rimaste lettera morta. A Costa chiediamo di mettere in campo le azioni necessarie a dare finalmente piena attuazione alle disposizioni vigenti, coinvolgendo la Regione e gli enti locali competenti. A questo si aggiunga la necessità di mettere subito mano a una nuova riforma del comparto agricolo, che incentivi le produzioni a km zero, forme di coltivazione sostenibile e biologica, in difesa del territorio, della biodiversità e misure di contrasto ai processi di desertificazione in atto. Per questo occorre fare squadra e lavorare insieme al ministero dell’Agricoltura”. Secondo i dati dell’Istituto di ricerca, sviluppo e sperimentazione sull’ambiente ed il territorio (Irssat) l’Isola è a rischio desertificazione. Il processo interessa il 70 per cento del territorio siciliano: è il dato più alto della media europea e nazionale.
Per il deputato regionale del M5S Giampiero Trizzino “preservare gli ecosistemi è una delle priorità del M5S”. “Col ministro Costa – aggiunge – torneremo a parlare dell’emergenza rifiuti, che è in Sicilia è ancora in atto. Già fine luglio abbiamo esposto la crisi siciliana. Da allora poco è cambiato, siamo riusciti a scongiurare il commissariamento dei comuni non in linea con le percentuale del 65 percento di raccolta differenziata, ma il piano dei rifiuti non ha ancora visto la luce e certamente non sarà pronto entro i tempi promessi dal Governo”.
“La Regione – conclude – non ha selezionato i 25 esperti incaricati di redigerlo e il quadro è desolante. Stiamo affrontando anche il tema delle autorizzazioni rilasciate in deroga dagli uffici per la costruzione di impianti di trattamento dei rifiuti di dimensioni superiori a quelli previsti nel Piano stralcio”. In merito al ‘nodo’ delle bonifiche lungo le coste della Sicilia Orientale la deputata regionale del M5s Stefania Campo aggiunge: “La situazione ambientale è drammatica, ci sono zone inquinate da tonnellate di plastica e rifiuti organici sepolti per chilometri e chilometri lungo la costa. Abbiamo presentato anche un disegno di legge in materia, chiederemo un intervento del Governo nazionale in questa direzione”. “Al ministro sottoporrò – conclude – anche il tema dell’istituzione del Parco nazionale degli Iblei, che rappresenta un investimento non più rinviabile per il comprensorio e non solo. Potrebbe avere ricadute importanti sotto il profilo economico e ambientale per l’intera Sicilia, consentendo di mettere un marchio alle produzioni agricole locali, sviluppare una rete infrastrutturale e rappresentare un attrattore turistico”.