La notizia è questa: lo Stato italiano rinuncia a difendere il Muos nel processo di revocazione avviato da Legambiente, e lo fa depositando un atto di imperio del Ministro con il quale chiede alla Avvocatura di ritirare le memorie. Conseguentemente l’Avvocatura non parteciperà all’udienza del 14 novembre.
Per la prima volta nella storia, lo Stato italiano si schiera a difesa dei cittadini e contro l’impianto satellitare.
Un fatto prima d’ora mai accaduto.
On. Gimapiero Trizzino – Il Muos è un sistema di telecomunicazione della Marina militare statunitense, tra i più grandi al mondo. È un impianto esclusivamente al servizio delle forze armate americane, che non ha nulla a che vedere con la sicurezza nazionale italiana.
Il Muos, grazie alla complicità dei precedenti Governi, sia nazionali che regionali, ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie alla costruzione e al funzionamento. Ha resistito al processo amministrativo fino al secondo grado di giudizio ed oggi rappresenta (purtroppo) una pesante eredità lasciata da chi non è stata in grado di ascoltare la voce dei cittadini.
Il M5S da sempre si è battuto per bloccare questa opera. Lo ha fatto in passato e continua a farlo adesso.
La nostra linea non è cambiata di una virgola e ieri ne abbiamo dato dimostrazione.
L’incontro che ho tenuto con il Ministro per la Difesa, alla presenza di Gianluca Rizzo e Stefania Campo ha portato ad un risultato sorprendente: lo Stato italiano rinuncia a difendere il Muos nel processo di revocazione avviato da Legambiente, e lo fa depositando un atto di imperio del Ministro con il quale chiede alla Avvocatura di ritirare le memorie. Conseguentemente l’Avvocatura non parteciperà all’udienza del 14 novembre.
Per la prima volta nella storia, lo Stato italiano si schiera a difesa dei cittadini e contro l’impianto satellitare.
Un fatto prima d’ora mai accaduto.
Questo risultato ovviamente non è l’obiettivo finale, noi andremo avanti. Per questo ho anche chiesto ai Ministri per la Difesa e per la tutela dell’ambiente, di convocare un tavolo di lavoro per promuovere una campagna di monitoraggio sull’inquinamento elettromagnetico prodotto dalle antenne ed utilizzare le risultanze per nuove azioni di contrasto.
La lotta continua.