Svariati sono i post che ho letto in questi giorni, in occasione del “Giorno della Memoria.”
Una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime della Shoah.
Quel giorno di diversi anni fa, infatti, i superstiti del campo di concentramento di Auschwitz furono liberati.
Una singola data per una riflessione che deve servire ogni giorno per non dimenticare quanto dolore è stato causato dall’odio e dalla discriminazione
Occorre ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Ciò deve servire da monito. Abbiamo un preciso dovere oggi, quello di impedire che fatti del genere possano ripetersi, perché, citando le parole di Primo Levi:
“se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare , le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.‘
La società umana deve avere come presupposto il costruire ed il ricostruire. Mai il distruggere.