Un importante incontro oggi a Marsala per parlare insieme ai miei colleghi e ai cittadini del Reddito di Cittadinanza, Quota 100 e Pensione di Cittadinanza. Parlando di queste nuove importantissime leggi non potevo non far riferimento al concetto di ‘Dignità umana’.
Molte volte ci siamo interrogati sul concetto di dignità umana e su cosa potesse fare realmente lo Stato per garantirne il rispetto. Dignità che – sovente – è stata calpestata.
Non possiamo dimenticare coloro che, non potendo garantire a sé stessi e alla loro famiglia un reddito minimo di sussistenza, vivono una situazione sociale di emarginazione e di esclusione.
Il Governo – e la Politica tutta – dovrebbero essere garanti del rispetto dei diritti fondamentali.
E necessario, quindi, l’attribuzione di risorse ai nostri cittadini, delle risorse adeguate per una vita libera e dignitosa.
Pertanto, tutte le Istituzioni non possono rimanere sorde al richiamo del popolo che vuole riconosciuta la propria dignità quale diritto umano.
Ed oggi, finalmente, il Governo ha ascoltato il richiamo del popolo, un importante passo è stato fatto; sono state riconosciute nuove misure: il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza. È necessario, oltre al contrasto della disoccupazione e della emarginazione sociale, rafforzare la coesione e la solidarietà sociale, consolidare il legame tra i cittadini, garantire la democrazia e l’effettiva partecipazione alla sfera pubblica.
‘’Contribuire a che la vita di ogni persona rifletta ogni giorno e sotto ogni aspetto l’immagine universale della dignità umana, é un compito a cui lo Stato non può sottrarsi in nessun caso”.