Dalle parole ai fatti. Sboccati 236 milioni per la Sicilia, di cui 46 milioni per l’Asp di Trapani. Si tratta di fondi destinati all’edilizia sanitaria che porteranno una boccata d’ossigeno alla sanità siciliana. Adesso l‘auspicio è l’immediata apertura dei cantieri, affinché i siciliani abbiano delle strutture sanitarie migliori, decorose e a norma.
D’altronde, il diritto alla salute, quale diritto sociale fondamentale tutelato dalla costituzione, contempla anche il diritto a ricevere le cure in luoghi dignitosi.
È questa la somma sbloccata grazie al lavoro del Nucleo di valutazione degli investimenti del Ministero della Salute, che sarà destinata a realizzare i lavori in 42 ospedali e strutture sanitarie siciliani.
Questi i principali interventi previsti:
▪️40 milioni per la messa a norma dell’Ospedale Cervello di Palermo;
▪️21 per il nuovo presidio sanitario polivalente di Alcamo;
▪️14 milioni per l’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani;
▪️13,5 milioni per l’Ospedale Basilotta di Nicosia;
▪️13 milioni per un nuovo poliambulatorio all’Ospedale Cannizzaro di Catania;
▪️13 milioni per l’ospedale pediatrico Di Cristina di Palermo;
▪️12 milioni per il Presidio Ospedaliero Sant’Elia di Caltanissetta;
▪️11,5 milioni per l’Ospedale di Corleone;
▪️10 milioni per il Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro di Giarre;
Fatti concreti, perché la dignità dei cittadini passa per il decoro dei nostri luoghi di cura!