In provincia di Trapani da mesi viviamo una emergenza rifiuti provocata – in primis – dal sequestro della Sicilfert, in generale dalla mancanza di altri impianti idonei, emergenza che – prevedibilmente – è peggiorata in estate. Anche in altre province i problemi sono simili. Oggi ho organizzato e ottenuto un incontro con la SRR TP nord per capire cosa si sta facendo, dopo l’ultimo incontro. Hanno partecipato anche i Comitati di Alcamo e di Calatafimi Segesta. Continueremo a monitorare la situazione, che continua ad essere grave, serve cooperare e sarebbe opportuno andare tutti nella stessa direzione a tutti i livelli istituzionali e in tutti i ruoli, politici, pubblici, amministrativi, tecnici, ecc.
Oggi una riunione operativa organizzata dalla deputata, che ricorda come “gli impianti pubblici vadano sostenuti come priorità per evitare nuove emergenze e garantire i servizi di base ai cittadini”. La progettazione dell’impianto di Calatafimi inizierà dopo le ferie di agosto, mentre è stato completato il progetto della discarica di Borranea.
La progettazione del centro di compostaggio che dovrà sorgere in provincia di Trapani, a Calatafimi, potrà avere inizio solo dopo le ferie di agosto, mentre è stato invece completato l’altro progetto, quello della discarica di Borranea, che cronologicamente aveva la priorità in quanto imposto da procedura di Protezione civile. Ho organizzato una riunione operativa svoltasi stamattina a Trapani presso la Srr Tp Nord (Società per la regolamentazione del servizio rifiuti), alla quale hanno preso parte i comitati locali di Alcamo e Calatafimi, in quanto si sono battuti per la realizzazione degli impianti pubblici e contro la realizzazione di impianti nocivi per l’ambiente, la salute e contrari ad un’economia vocata all’agricoltura e al turismo.
Lo scorso aprile avevo chiesto un cronoprogramma chiaro e preciso in Srr e presso l’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità e avevo appreso dalle Srr Tp Nord che sarebbe stato costituito un gruppo unico di progettazione con la Srr TP Sud per lo sviluppo del progetto esecutivo, da completare entro l’estate. Oggi ho appreso che, purtroppo, ci sarà uno slittamento, minimo di cinque-sei mesi dei tempi inizialmente ipotizzati secondo i quali il progetto dell’impianto di compostaggio sarebbe stato completato entro agosto. Non si erano infatti messe in conto le modifiche normative intervenute negli anni che rendono il progetto non adeguato e, soprattutto, c’è il problema della assoluta insufficienza di progettisti in grado di ultimare in tempi rapidi la fase esecutiva del progetto. Mi chiedo se la Regione sia informata e monitori queste situazioni e questi ritardi gravissimi, e, soprattutto, se ritiene di doversene fare carico o se intende trovare altre soluzioni.
Per quanto riguarda la fase emergenziale la Srr sta lavorando per mettere in funzione il polo tecnologico di Castelvetrano e l’impianto di trattamento dell’organico di Contrada Belevedere per sopperire alle esigenze di smaltimento di organico della provincia quanto prima. Ora si facciano tutti gli sforzi possibili per accelerare il percorso, vista la situazione nella provincia trapanese, ancora afflitta da gravi problemi per la raccolta dell’organico, soprattutto da quando l’impianto della Sicilfert, a Marsala, è stato posto sotto sequestro, poi dissequestrato e riattivato a singhiozzo.
“Gli impianti pubblici vanno sostenuti come priorità per evitare nuove emergenze e garantire i servizi di base ai cittadini – dice ancora Palmeri – quindi è importante contrastare ogni ostruzionismo che si è registrato finora e che ancora, probabilmente, persiste.
Analogamente, bisogna tenere altissima l’attenzione e prevenire eventuali interessi poco trasparenti e poco coerenti con le pianificazioni della Regione o delle Srr, come quelli che abbiamo denunciato e che poi sono venuti fuori solo grazie alle intercettazioni di Paolo Arata. Assistiamo ad un tentativo criminale di ostacolare in tutti i modi l’impiantistica pubblica a favore di impianti che sciaguratamente vengono incentivati come assimilati alle rinnovabili. per accaparrarsi una fetta di mercato”, conclude la deputata M5S.