Quando prevenzione e sanità pubblica sono un eccellenza al servizio del Paese.
Lo scorso 17 maggio abbiamo raccolto l’invito del coordinatore del comitato Oncologia Pubblica bene comune, comitato che nasce al fine di porre in essere concrete iniziative per tutelare, promuovere e sostenere i diritti, i principi e le responsabilità connessi alla vita delle persone affette da malattie oncologiche, di visitare l’Unità operativa di Onco-ematologia ed il Centro Trapianti di Midollo Osseo dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo, dove si effettuano trapianti di midollo osseo e dove si svolgono le attività connesse alla tipizzazione tissutale.
Il coordinatore del comitato Siciliano è Leonida Bombace, che è anche segretario generale della associazione Cetri-Tires e della associazione No Cap e da anni collabora con il gruppo regionale del Movimento 5 stelle per le tematiche ambientali e sociali.
L’unità operativa di Oncologia rappresenta un centro sanitario di eccellenza sia in Italia che in Europa. In questo reparto abbiamo conosciuto medici, infermieri, study coordinators , eccellenti che sono al servizio del malato con grande “professionalita’ ed umanità”. L’oncologia costituisce una delle priorità del sistema sanitario e in ambito regionale implica un lavoro corposo e richiede una attenta analisi delle problematiche spesso complesse, in considerazione anche del fatto che l’incidenza tumorale è in crescita in Italia. Aumento confermato dai recenti studi epidemiologici Europei e Italiani.
L’Unità operativa di Onco-ematologia ed il Centro Trapianti di Midollo Osseo dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo sono da molti anni orientati a sviluppare un’adeguata programmazione volta a migliorare tutti gli aspetti della lotta contro le malattie Mielo e Linfo-proliferative sia per quanto riguarda la qualità dell’assistenza sia per quanto riguarda la ricerca scientifica . Il reparto è Centro Regionale di Riferimento per la prevenzione la diagnosi e la cura delle leucemie e dei linfomi, per il trapianto di midollo osseo e per le attività connesse alla tipizzazione tissutale.
Fanno parte dell’equipe la Dott.ssa Caterina Patti, che ringraziamo per la professionalità e la calorosa accoglienza, che ci ha informati sulle attività e sulle terapie che si svolgono presso il Centro. Un ringraziamento va anche al Dott. Francesco Fabbiano Direttore della Divisione, alla Dott.ssa Rosanna Scimé responsabile del Centro Trapianti ed, inoltre, alla Dott.ssa Stefania Tringali, al Dott. Alessandro Indovina , alle Dott.sse Silvana Magrin , Clotilde Cangialosi, Alessandra Malato, Rosaria Felice, Monica Leone, al Dott. Antonino Mule’, al Dott. Francesco Di Bassiano, alla Dott.ssa Alessandra Santoro Responsabile del Laboratorio di Onco-ematologia. Un ringraziamento particolare va ai dottori Alessandro Costa e Claudio Ortolano “Study coordinator “che lavorano assistendo medici e pazienti, retribuiti dalla Associazione AIL da più di 20 anni, che si dedicano prevalentemente agli studi clinici dei Linfomi e leucemie linfatiche croniche a cui si sono successivamente aggiunti Francesco Acquaviva e recentemente anche Monica Rizzo, Ugo Biondo, che si occupano di mieloma multiplo leucemie acute e malattie mieloproliferative croniche ed a tutto il personale che si occupa della gestione dei reparti.
La struttura ha ottenuto dal Bureau Veritas Italia l’accreditamento con certificazione Iso 9001 per i Clinical Trials. Il centro trapianti di midollo osseo è, inoltre, già da tempo accreditato dal GITMO e da IBMDR per l’attività di trapianti autologhi, allogenici, da donatore non familiare e ha ottenuto l’accreditamento istituzionale da parte de Centro nazionale Trapianti e l’accreditamento di qualità secondo gli standard internazionali Jacie. Questa eccellenza della Sanità Siciliana ogni giorno assiste decine di pazienti e vanta modelli organizzativi innovativi, tutti finalizzati a favorire e creare meccanismi che permettano azioni coordinate tra un numero elevato di ruoli interdipendenti, ma tutti centrati sul paziente anche con la collaborazione multidisciplinare, multi professionale con la responsabilizzazione e partecipazione delle associazioni di volontariato.
Ma alcune considerazioni nascono spontanee dopo un confronto all’ascolto con gli operatori impegnati. il sistema va migliorato. Per migliorarlo, innanzitutto va implementato e messa a regime una collaborazione tra medici, infermieri, associazioni e comitati con la politica regionale, utilizzando le esperienze migliori, come esempio, ed è necessaria, altresì, la condivisione delle informazioni e lo scambio dei dati e delle proposte sia in ambito dirigenziale che politico.
Ricordiamoci che nella nostra regione, vi sono delle aree ad alto rischio tumorale. E che di certo, non possiamo nascondere il fatto che la nostra regione non brilla per i servizi sanitari. Le strutture non riescono a soddisfare tutte le esigenze ed il personale sanitario è carente. Per cui si opta per i “viaggi della salute“.
E’ necessario, pertanto mantenere e potenziare questi centri di oncologia pubblica che oggi evitano a migliaia di pazienti i viaggi fuori dalla regione verso altri centri, tra l’altro a costi piu’ elevati per il sistema sanitario regionale quando poi a curarli spesso in altre regioni troviamo medici siciliani, che in Sicilia non hanno trovato nessuna opportunità, ma non certo per mancanza dei malati .
E’ necessario implementare la formazione di nuovi specialisti, in quanto occorre trasferire la competenza acquisita dai medici alle nuove “generazioni mediche”. Occorre, infatti, tenere in considerazione il cosiddetto “Esodo verso la pensione“ in un arco temporale medio di 10 anni; in quanto il tempo necessario per la formazioni va dai cinque ai dieci anni.
Per realizzare ciò è necessaria una mentalità favorente il dialogo.
Il PAZIENTE AL CENTRO, questo è il messaggio che abbiamo ricevuto durante la nostra visita. Costituisce un grande vantaggio per il malato sapere di essere in qualche modo garantito dal “sistema” di lavoro, di poter trarre benefici dalle conoscenze e dall’esperienza di tutti gli specialisti e di poter pensare di vedere applicata nel proprio caso la terapia migliore oggi disponibile. Tutto ciò sarà più facile ed efficace con il ricorso sempre più frequente a tecnologie avanzate, specialmente nell’ambito della informatizzazione delle varie procedure, già in parte realizzate in questo centro in forma sperimentale, in modo tale da facilitare al massimo la circolazione delle informazioni all’interno della Rete internazionale, condivisibili da tutti sempre e solo a vantaggio delle terapie e delle cure per i nostri cari.
Nonostante le problematicità, possiamo affermare che è solo grazie alla professionalità ed all’impegno costante di questo gruppo di professionisti, che spesso lavorano tra numerose difficoltà, se oggi l’ematologia Siciliana è in grado di stare al passo con tutti gli altri centri sia a livello nazionale che internazionale.