Oggi si celebra il 50° anniversario della “Giornata mondiale della Terra”, una giornata istituita per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta nel tempo.
Questa giornata che oggi ricade proprio nel momento di espansione della pandemia da Covid 19, ritengo che assume un maggiore significato, in quanto se da un lato il virus sta causando tante vittime, dall’altro, il nostro pianete sembra che stia ritornando a ‘respirare’.
Durante questa pandemia le emissioni di gas serra stanno calando, soprattutto nel nord Italia, il traffico in città è crollato, tutto questo ci porta a chiederci se, nel ‘dopo crisi’, le emissioni inquinanti torneranno a crescere. In generale questa pandemia ci porta anche a riflettere sulle grandi sfide del nostro tempo: il tema del contrasto ai cambiamenti climatici, quello dell’enorme spreco di risorse naturali, di cibo, acqua, di materiali, di energia, ormai insostenibile, stiamo avendo difficoltà nella gestione dei rifiuti e nel riciclo a causa della mancanza degli impianti.
Quindi questo è il momento opportuno per pensare ad una ‘fase due’ che punti finalmente in maniera decisa verso una economia circolare in materia di rifiuti e verso l’agroecologia in materia di agricoltura, insomma verso modelli produttivi e di recupero energetico che facciano fare un salto di qualità al nostro tessuto sociale-economico ed ambientale.
L’emergenza che stiamo vivendo deve indurre tutti noi a riflettere sulla necessità di realizzare modelli di sviluppo sostenibile che tengano in considerazione il binomio “salute –ambiente”, improntati sulla salvaguardia delle biodiversità, delle risorse naturali, in quanto
tutti abbiamo diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile!