Sto presentando un’interrogazione per porre interrogativi all’ARS in merito all’emergenza roghi in Sicilia ed anche sul servizio antincendio.
Molti nodi sul fronte incendi vanno sciolti, non è possibile subire questi attentati alla sicurezza della gente e all’ambiente, e sempre nelle stesse circostanze. Che fine ha fatto il catasto incendi, relativo alle aree percorse dal fuoco, previsto, con tanto di legge, per contrastare le speculazioni? Perché le strutture di prevenzione e repressione degli incendi in Sicilia non si sono rivelate ancora una volta efficaci a contrastare questa calamità? Perché non si provvede a colmare i vuoti in organico? Perché non si usa la sorveglianza con i nuovi mezzi, i cosiddetti droni o l’acquisizione delle foto ad alta risoluzione da satelliti?
Voglio avere precise risposte in particolare sul servizio antincendio boschivo e sulla realizzazione, da parte dei Comuni, dei catasti delle aree percorse dal fuoco, anche sulla base del fatto che la Protezione civile, con riferimento alla giornata odierna, ha diramato un’allerta rossa per molte zone dell’isola, come le Province di Palermo, Agrigento, Messina e Trapani, dove, secondo le previsioni anche meteo, ci potrebbe essere una forte possibilità di vedere roghi gravi come quelli di questi ultimi giorni.