I rischi in Sicilia sono altissimi se consideriamo che il rischio sismico è classificato al livello più elevato.
Un impegno politico iniziato in difesa del turismo, dell’agroalimentare, dell’ambiente, della salute, ossia di tutto ciò che porta vero valore aggiunto all’economia, specie in Sicilia, può essere rinnegato in questo modo? Quanto pesano le riconferme delle nomine come De Scalzi all’ENI in queste scelte? Non era prevedibile?
Come si contrasta il cambiamento climatico in questo modo? Come si favorisce la transizione energetica?
Siamo alla resa dei conti tra chi vuol continuare a portare avanti interessi particolari di gruppi societari e accumulo di ricchezza per pochi e chi, invece, vorrebbe finalmente vedere concretizzarsi scelte che favoriscono una economia ed un benessere diffuso.
L’ultimo terremoto con epicentro a mare (Acate) avrebbe dovuto essere un segnale da non trascurare.