Si fanno sempre più concreti il confronto e l’individuazione delle modalità operative attuabili per andare verso un modello agricolo che promuove il made in Sicily, che tutela la nostra biodiversità, il suolo e la nostra salute.
Già lo scorso anno avevo presentato un progetto di legge in Assemblea Regionale Siciliana che incentiva un modello rurale ‘agroecologico’ in tutto il territorio siciliano.
Adesso il prossimo passo sarà l’incardinamento del disegno di legge in III Commissione Attività Produttive dell’Ars.
Ieri ho convocato un’audizione per fare il punto della situazione. Ai lavori della commissione hanno preso parte tra gli altri, il dirigente generale Dario Cartabellotta, agronomi, imprenditori agricoli, rappresentanti di associazioni del Coordinamento Stop Glifosato nell’ambito della tutela di biodiversità e salute: Crea, Aiab, Movimento Azzurro Sicilia, Aras, Associazioni dei Consumatori, rappresentanti regionali dell’Ordine degli Agronomi, della Coldiretti, Confagricoltura donne, Università di Palermo.
L’incontro di ieri segue vari tavoli tecnici in ARS e in assessorato regionale all’agricoltura, e pone l’accento sulla necessità, ormai inderogabile, di avviare una riforma del settore agricolo, nella direzione agroecologica, così come prospettato anche dalla FAO ai fini della piena applicazione dei principi e delle disposizioni normate da un apposito Regolamento dell’Unione Europea ovvero il numero 1151 del 2012.